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Zuppa inglese nel bicchiere

Zuppa inglese in bicchiere

Porzioni 6 persone

Ingredienti

Pan di Spagna

  • 180 gr zucchero
  • 180 gr farina
  • 7 uova
  • ½ baccello di vaniglia

Ganache al cioccolato

  • 350 gr panna
  • 375 gr cioccolato fondente
  • 260 gr panna montata
  • 1/2 litro latte

Crema pasticcera

  • 130 gr zucchero
  • 40 gr farina
  • 100 gr tuorlo
  • 1 stecca vaniglia

Per ultimare

  • q.b. alchermes
  • q.b. cioccolato fondente per decorare
  • q.b. lamponi freschi

Istruzioni

Pan di Spagna

  • Estrarre la polpa dal baccello di vaniglia e unirlo alle uova nel bicchiere di una planetaria. Aggiungere lo zucchero e iniziare a lavorare a velocità crescente fino ad avere un composto bianco e spumoso.
  • Incorporare la farina setacciandola; dopo l’aggiunta della farina lavorare il composto con una spatola da pasticceria, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarlo.
  • Foderare il fondo di uno stampo o di una placca con i bordi alti con la carta da forno; imburrare e infarinare i bordi. Versare l’impasto e livellarlo con una spatola.
  • Cuocere in forno a 180°C verificando la cottura con un ago o uno stuzzicadenti. Quando ne usicrà completamente asciutto estrarlo dal forno e toglierlo dal contenitore di cottura; lasciarlo freddare su una griglia prima di utilizzare.

Ganache al cioccolato

  • Preparare la ganache con 350 gr di panna e cioccolata. Lasciar freddare a temperatura ambiente coperta con pellicola alimentare a contatto. Quando avrà raggiunto una temperatura intorno ai 40 °C aggiungere la panna montata. Incorporarla delicatemante con movimenti dal basso verso l’alto aiutandosi con una spatola da pasticceria.
  • Coprire con pellicola alimentare a contatto con la superficie e conservare in frigorifero fino al uso utilizzo.

Crema pasticcera

  • Schiacciare il baccello di vaniglia con il dorso di un coltello, inciderlo nel senso della lunghezza ed estrarne la polpa con un coltello. In una casseruola versare il latte e il baccello di vaniglia; portare a bollore.
  • In una ciotola versare i tuorli d'uovo e romperli con una frusta; aggiungere la polpa di vaniglia, lo zucchero e lavorare energicamente con la frusta fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire la farina setacciata mescolando rapidamente, ma senza lavorarla a lungo.
  • Quando il latte avrà raggiunto il bollore versarlo sulla preparazione di uova, filtrandolo per eliminare il baccello di vaniglia; mescolare delicatamente fino al completo scioglimento dello zucchero. Rimettere il composto così ottenuto sul fuoco e continuare a mescolare con la frusta.
  • Procedere con la cottura della crema fino alla comparsa sulla superficie delle prime bolle; togliere la crema dal fuoco e travasarla in una ciotola. Coprire con un foglio di pellicola alimentare a contatto con la superficie per evitare la formazione di uno strato secco durante il raffreddamento.

Per assemblare la zuppa inglese

  • Sul fondo di un bicchiere versare il cremoso al cioccolato. Far poi solidificare in frigorifero per 30 minuti circa.
  • Appoggiare successivamente un cubo di pan di Spagna imbevuto di Alkermes.
  • Aggiungere dei ciuffi di crema pasticcera e decorare con della cioccolato tritato al coltello.

Note

La zuppa inglese è senz'altro un dolce italiano, ma l'origine e l'etimologia del nome sono estremamente dubbie. Il nome compare già alla fine dell'Ottocento nella "bibbia" della cucina italiana scritta da Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
La diffusione è attestata fin dall'Ottocento almeno in tre regioni italiane: Emilia-Romagna, Marche e Toscana.
 Interessante è la spiegazione che ricevevano dagli italiani, ossia che il termine inglese era inteso come sinonimo di amante dell'alcol, come si riteneva fossero gli inglesi, in quanto la ricetta prevede obbligatoriamente l'uso di liquori.
Ipotesi dell'origine inglese
Secondo alcuni la sua denominazione tradirebbe la derivazione dalla ricca e creativa cucina inglese del periodo elisabettiano, tra XVI e XVII secolo. In questo caso la zuppa inglese sarebbe il corrispettivo del trifle, originalmente composto di una base di pasta morbida lievitata, intriso di vino dolce arricchito di pezzetti di frutta,. 
Un'altra ipotesi che richiama un'origine inglese è ancora più precisa: sarebbe stato lo scalco Sir Charles O' Connor ad ideare questa ricetta nel XVI secolo per la sua Regina; egli, invitato poi alla Corte degli Estensi, ripropose tale dolce con grande successo: da qui il suo nome e la successiva diffusione in Emilia, adattando la ricetta al gusto italiano e agli ingredienti reperibili[14]. Quest'ultima teoria si ricollega all'ipotesi dell'origine emiliana.
Ipotesi dell'origine emiliana
Le origini del dolce italiano si collocano secondo questa ipotesi al XVI secolo, presso la corte dei duchi d'Este quale rielaborazione di un dolce rinascimentale anglosassone, il trifle, considerato un po' la madre di tutti i dolci, fatto con crema e pan di Spagna, il tutto innaffiato da bevande alcoliche (per esempio lo Sherry di Cadice).
Col tempo questo dolce modificato avrebbe preso poi il nome di zuppa inglese.
La presenza dei due liquori quali l'alchermes e il rosolio avalla la tesi rinascimentale, dato che sono entrambi di origine medioevale. Gli infusi di fiori erano già di gran moda nel basso medioevo; l'alchermes, invece, è probabilmente successivo alla riapertura delle vie commerciali con gli arabi, da cui si importava l'ingrediente che lo rende rosso: la cocciniglia. Il nome, infatti, deriva da al-qirmiz che, appunto, significa cocciniglia.
La zuppa inglese sarebbe poi stata divulgata da Vincenzo Agnoletti, pasticciere romano, e secondo un'altra ipotesi si chiamerebbe così non perché di origine inglese, ma perché vi si usa il rum, liquore tipico della marina britannica. Poi il rum sarebbe stato sostituito o affiancato dall'alchermes, più economico perché di produzione nazionale e più gradevole alla vista, per il colore rosso acceso.
Ipotesi dell'origine toscana
La zuppa inglese sarebbe stata "inventata" da una donna di servizio di una famiglia inglese residente sulle colline di Fiesole, nell'intento di riutilizzare dei biscotti avanzati. Pensò quindi di aggiungere della crema e poiché i biscotti del giorno prima erano divenuti secchi, per ammorbidirli li inzuppò con il vino dolce.
L'unico elemento che risulterebbe a favore di questa tesi è la presenza del cacao, che divenne di uso comune durante il Seicento.
Altra ipotesi d'origine toscana è quella che sostiene che la zuppa inglese sarebbe di origine senese, essendo stata inventata con il nome di Zuppa del Duca nel luglio del 1552 in onore del duca Ippolito da Correggio. Da Siena arrivò a Firenze, dove diventò una delle specialità del Caffè Doney, molto frequentato dagli inglesi residenti a Firenze,
Ipotesi dell'origine napoletana
A Napoli, durante la Repubblica Partenopea, l'ammiraglio Francesco Caracciolo venne sconfitto da Nelson. Re Ferdinando I, al quale gli inglesi avevano restituito il trono, volle onorarli dando una festa in onore dell'ammiraglio inglese. 
Calorie: 965kcal
Portata: Dessert
Cucina: Italiana
Keyword: dolci tradizionali

Nutrition

Calorie: 965kcal | Carbohydrates: 102g | Proteine: 15g | Fat: 56g | Grassi saturi: 32g | Grassi polinsaturi: 3g | Grasso monoinsaturo: 15g | Grassi trans: 1g | Colesterolo: 520mg | Sodio: 177mg | Potassio: 223mg | Fiber: 2g | Zucchero: 70g | Vitamina A: 2012IU | Vitamina C: 1mg | Calcio: 378mg | Ferro: 14mg
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